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        Una galleria fotografica per Maria Botchkareva "Yashka", una donna combattente nella prima guerra mondiale                                               
 
Maria Botchkareva Yashka
Nel 1918 Yashka raggiunse gli USA con l'utopia di raccogliervi fondi per ricostituire un esercito popolare, e così il suo racconto fu raccolto e pubblicato da Isaac Don Levine.
In questo ritratto appaiono nello sfondo una donna e una bambina, evidentemente la famiglia del fotografo, curiose della donna-ufficiale russa.
Dalla collezione della Library of Congress
Maria Botchkareva Yashka
Un ritaglio di giornale tedesco.
"Amazonen im Weltkrieg: Das russische Frauenbataillon mit seiner Kommandantin Botschkarewa".
Maria Botchkareva Yashka
"Poi presi accordi con quattro botteghe di barbiere, dove le reclute furono portate a partire dalle cinque del mattino e fino a mezzogiorno a farsi rapare la testa con le macchinette. La gente per la strada guardava questo spettacolo mai visto attraverso le vetrine, e ricopriva di lazzi le ragazze che uscivano in strada con la testa tosata, molte di loro niente affatto contente." (Yashka, cap. XI).
 
   
        SCHEDA DEL LIBRO                                                                                                                                                                                        
 
 
Scheda del libro Yashka. Una donna combattente nella prima guerra mondiale
di Maria Botchkareva
Allo scoppio della Grande Guerra la contadina Yashka si arruolò nell'esercito russo per combattere come un uomo. Dopo il marzo del 1917 poté armare un'unità combattente femminile di cui si parlò in tutto il mondo. Nel 1918 Yashka raggiunse gli USA con l'utopia di raccogliervi fondi per ricostituire un esercito popolare, e così il suo racconto fu raccolto e pubblicato da Isaac Don Levine.
Una testimonianza fondamentale per la storia al femminile e per la storia della prima guerra mondiale.
Ebook in formato pdf + epub + mobi





ISBN 9788897527213 Anno 2013
National Bibliography Number in fase di assegnazione
Numero pagine (formato epub) 335
Prezzo €5,00
 
Maria  Botchkareva
Maria Botchkareva (1889-1920), contadina russa, combatté sul fronte della prima guerra mondiale con il nome di battaglia di Yashka, e nel 1917 fu al comando di un'unità di combattimento femminile di cui parlò tutta la stampa dell'epoca. Nel 1918 negli USA dettò la sua storia al giornalista russo immigrato Isaac Don Levine (1892-1981). Tornata in Russia organizzò un'unitaria sanitaria rifiutando di combattere nella guerra civile, ma fu egualmente condannata a morte da un tribunale rivoluzionario.
Russia
Anno di nascita 1889
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INDICE DEL LIBRO
 
Introduzione di Stéphane Audoin–Rouzeau e Nicolas Werth (2012)
Premessa al testo di Isaac Don Levine (1918)
PARTE PRIMA – LA GIOVINEZZA
I Un’infanzia di duro lavoro
II A quindici anni mi sposo
III Un po’ di felicità
IV Nella trappola di un Governatore libertino
V Fuga dall’esilio e da Yasha
PARTE SECONDA – LA GUERRA
VI Mi arruolo per grazia dello Zar
VII L’esperienza della terra di nessuno
VIII Ferita e paralizzata
IX Otto ore nelle mani dei tedeschi
PARTE TERZA – LA RIVOLUZIONE
X La rivoluzione al fronte
XI Organizzo il Battaglione della Morte
XII La mia lotta contro il potere dei comitati
XIII Il Battaglione al fronte
XIV In missione da Kerenskij e da Kornilov
XV L’esercito si trasforma in un’orda selvaggia
PARTE QUARTA – IL TERRORE
XVI Il bolscevismo vince
XVII Affronto Lenin e Trotsky
XVIII I bolscevichi mi stringono in una trappola mortale
XIX Mi salvo per miracolo
XX Parto con un messaggio del mio popolo
Postfazione. Yashka e la definizione di sé nella guerra (2013)
Il testo di Isaac Don Levine
Yashka e la definizione di sé nella lealtà verso la Russia
Nota sulla traslitterazione nella traduzione italiana
Quarta di copertina
Maria Botchkareva
Isaac Don Levine
   
QUARTA DI COPERTINA
 
Questo libro racconta la vicenda straordinaria di Maria Botchkareva "Yashka", una contadina cresciuta nel mondo della frontiera siberiana che allo scoppio della Grande Guerra chiese e ottenne di arruolarsi nell'esercito russo: non per essere una delle tante crocerossine, ma proprio per fare il soldato.
Yashka combatté e si distinse in prima linea, tanto che dopo la rivoluzione del marzo 1917 il governo provvisorio di Kerenskij le consentì di armare un'unità combattente femminile che fece parlare di sé la stampa di tutto il mondo, e che si sottomise al massacro nell'ambito dell'ultima offensiva russa.
Dopo il congedo dei resti del battaglione femminile e lo sbandamento di tutto l'esercito russo, Yashka riuscì a raggiungere l'Occidente con l'utopia di raccogliervi fondi per ricostituire un esercito popolare e continuare la guerra contro la Germania. Negli Stati Uniti, nel 1918, il suo racconto fu raccolto e pubblicato da un giornalista di origine russa, Isaac Don Levine.
E' controverso se e in che modo la figura di Yashka appartenga alla vicenda dell'emancipazione femminile, come al tempo intese la stessa Emmeline Pankhurst, che di Yashka fu sostenitrice e amica. In realtà Yashka agì seguendo un istinto dì incondizionata e non negoziabile lealtà verso il suo paese, perché in questa lealtà trovava al tempo stesso il rispetto di sé e il riscatto dalle deprivazioni del suo vissuto. E raccontando diffusamente non solo i fatti, ma anche i propri sentimenti e le proprie motivazioni, Yashka ci ha lasciato una testimonianza che si eleva molto al di sopra della consueta memorialistica di guerra.
Il racconto di Isaac Don Levine, caduto da tanto tempo nell'oblio, torna in vita in questo volume con un'introduzione di Stéphane Audoin-Rouzeau e Nicolas Werth che contestualizzano la vicenda con esattezza e discutono la figura di Yashka dal punto di vista dei ruoli di genere, estremamente rigidi nel contesto bellico tradizionale, e una postfazione di Alberto Palazzi che mette a fuoco la definizione di sé che Yashka cercava nell'impegno e nel sacrificio per il suo Paese.
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