QUARTA DI COPERTINA
Questo volume ripropone sei articoli fondamentali di Gottlob Frege nella versione italiana corredata dalla guida alla lettura di Carlo Lazzerini, che ha fatto di questa raccolta un'introduzione particolarmente felice alla logica moderna: un testo classico molto intenso viene proposto in modo tanto semplice da poter essere la porta di ingresso nella logica e nella filosofia della logica del Novecento anche per lettori che non ne hanno nessuna nozione e che ne iniziano da qui lo studio.
Gli articoli di Frege, composti in epoche diverse e caratterizzati da un'evoluzione verso una maggiore sistematicità, formano nel complesso un testo organico e seminale per lo sviluppo della logica matematica, della semantica e della filosofia del linguaggio del Novecento, come si constata anche ad una prima lettura, quando si tenga conto dell'influenza da un lato della geniale intuizione di Frege della distinzione nel significato dei nomi, dei concetti e delle proposizioni fra «senso» e «denotazione», e dall'altro della sua scoperta del valore funzionale del concetto.
La lettura di Frege è un'occasione d'incontro tra cultura filosofica e scientifica. Se nell'antichità la logica (come, ad esempio, anche la fisica e la matematica) era intesa come disciplina filosofica, col volgere del tempo la logica è diventata sempre più una scienza autonoma, con un oggetto ben definito e finalità pratiche preminenti. Anzi, proprio la «logica matematica» promossa da Frege ha dato maggiore impulso a questo distacco, configurandosi sempre più come una tecnica precisa, un calcolo, come la forma elementare della matematica o come un ramo particolare della matematica stessa. Eppure, che gli scritti di Frege abbiano un valore filosofico, si avverte anche ad una lettura superficiale, nonostante l'impressione di tecnicismo che gli argomenti da lui preferiti possono dare. La ricerca matematica di Frege, il suo interesse per il problema dei «fondamenti» ed il suo inevitabile sconfinare di continuo nella logica, non sono mai promossi né da esigenze di applicazione, né di costruzione «all'in su» della scienza, ma sempre da un'esigenza di perfezionamento teoretico, verso il profondo. Dalla matematica ai fondamenti e dai fondamenti alla logica: se questo è l'itinerario della ricerca di Frege la sua qualità filosofica non è data dalla direzione dell'itinerario stesso, dal fatto che approda alla logica, ma dal modo della ricerca, che gli fa trascurare le possibilità costruttive della scienza (e da ciò viene la legittima diffidenza dei matematici suoi contemporanei), per tener dietro alle prospettive teoretiche che si aprono, una dopo l'altra, in direzioni del tutto imprevedibili.