QUARTA DI COPERTINA
"Per la coscienza moderna in tempi di pace, la guerra è una mostruosità complicata da un'assurdità: e perciò nessuno può credere se stesso capace di avere contribuito a cominciarla".
Satana Dilapidatore (Satan, the Waster) , uscito nel 1920, è un saggio di antropologia politica della Grande Guerra in una prospettiva radicalmente pacifista e radicalmente razionalista: ma sebbene sia un libro militante, non è né una predica né un libro di buone intenzioni; è un'analisi spietata dell'accaduto, costruita sulla visione originale di una scrittrice dalla personalità unica. Il libro si compone di una commedia simbolica incentrata sulla metafora tradizionale del diavolo e di una raccolta di saggi che ne chiariscono gli infiniti significati e suggerimenti. È unico nel suo genere, un capolavoro di scrittura e di pulizia intellettuale, ed è stato scritto in modo intenzionalmente ruvido per costringere il lettore a pensare vincendo l'istintiva solidarietà con il proprio Paese in guerra che fu dominante a quel tempo, e che permane ancora.
La prima guerra mondiale è il prodotto di un sistema che ha perduto la capacità di governo della propria complessità, e ogni spiegazione tradizionale del fenomeno è inadeguata. Sicché Satana Dilapidatore sarà questo: l'inizio della ricerca di una chiave di questo evento inaccettabile, senza conferire mai alcuno status prioritario alle spiegazioni e razionalizzazioni tradizionali. Siamo di fronte a un fenomeno che richiede spregiudicatezza completa del pensiero, e di conseguenza innovazione radicale del modo di esprimersi.
Il lettore attento ricaverà da questo capolavoro, che è una specie di atlante della coscienza (sporca) dell'Europa della Grande Guerra, un'infinità di suggerimenti per la sua riflessione, e ne uscirà con una visione del fenomeno complessivo radicalmente cambiata.
La traduzione italiana, a cento anni dalla pubblicazione, è la prima traduzione di Satana Dilapidatore che sia mai stata fatta.
INDICE DEL LIBRO
Introduzione del traduttore
Nota all’edizione italiana del
Satana Dilapidatore
Frontespizio della prima edizione
Prefazione a dieci anni dalla pubblicazione, 1920-
Al Lettore
Introduzione
Parte I - Prologo Infernale
Parte II - Il Balletto delle Nazioni
Primo atto
Secondo Atto
Parte III – Epilogo
Note al Prologo
Perché Satana?
Il momento presente
Parole, parole, e ancora parole
Illusione
Confusione
Post-scriptum all’Illusione e alla Confusione
Realtà
Cos’è la dilapidazione?
Il sacrificio di sé
Il futuro
La Musa della Storia
Note al Balletto delle Nazioni
L’orchestra del patriottismo
Vedova Paura
La tromba d’argento dell’Idealismo
Amore dell’avventura
Giustizia
L’armonium del Sapere-di-Essere-nel-Giusto e la tromba del Giudizio
Intolleranza
Odio
L’eroismo (e le virtù più umili)
Il tamburo dell’unanimità
Indignazione
Pietà
La benedizione di Satana
Post scriptum alle note
Quarta di copertina
Vernon Lee