QUARTA DI COPERTINA
Può il cinema, arte essenzialmente materialista, rappresentare l'ineffabile?
A questo e ad altri interrogativi prova a rispondere Filmare l'invisibile, esito di una riflessione su quelle filmografie in bilico tra sacro e profano, come accade nell'opera di Paul Schrader.
Partendo dal suo celebre lavoro del '72 Transcendental Style in Film: Ozu, Bresson, Dreyer, l'autore indaga la concezione del trascendente nell'opera teorica schraderiana mettendo in risalto influenze, tematiche, e aporie, attraverso un dialogo costante con il mondo del cinema, con critici e teorici come Donald Richie e Amédée Ayfre. A questo si aggiunge un confronto con le posizioni filosofiche di Gilles Deleuze e di Henri Bergson, e con il cinema spirituale di Andrej Tarkovskij. Un confronto quanto mai necessario per la concezione teorica di Schrader che vuole il cinema capace di guardare oltre le apparenze del reale.
INDICE DEL LIBRO
Introduzione
Capitolo primo - Verso uno stile trascendentale
1.0. La genesi dello sguardo cinematografico: Le teologie dell’immagine tra oriente e occidente
1.1. Il Dio di Bazin
1.2. L’ontologia dell’immagine cinematografica e il concetto di durata.
Capitolo secondo - Lo stile trascendentale
2.0. Il concetto di mimesis.
2.1. Una prima formulazione di «stile trascendentale».
2.2. Lo stile trascendentale nell’opera di Yasujiro Ozu.
2.3. Ozu e la sua personalità / oltre la personalità: la cultura zen.
2.4. Lo stile trascendentale in Ozu: quotidianità, scissione, stasi.
Capitolo terzo - Lo stile trascendentale: Robert Bresson
3.0. Il cinema di Robert Bresson.
3.1. Lo stile trascendentale di Robert Bresson: la quotidianità.
3.2. Lo stile trascendentale: la scissione e la stasi nel cinema di Bresson.
3.3. La tradizione teologica: la metafora della prigione
3.4. La tradizione estetica: la scolastica.
3.5. La tradizione artistica: l’iconografia bizantina.
3.6. L’imago Dei.
3.7. Conclusioni sulla prima formulazione di «stile trascendentale»: ricchezza e povertà.
Capitolo quarto - Rethinking Transcendental Style
4.0. Una nuova formulazione di «stile trascendentale»: slow cinema.
4.1. Deleuze: l’immagine-ricordo / l’immagine-sogno.
4.2. L’immagine-cristallo.
4.3. Tarkovskij, scultore del tempo.
4.4. Slow cinema: definizione, modalità e protagonisti.
4.5. Lo stile «trascendentale»: falsi usi e il finale di Nostalghia.
Conclusione
Bibliografia
Filmografia
Quarta di copertina
Giacomo Salis