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    • Filmare l'invisibile. Il trascendente nell'opera teorica di Paul Schrader
      Giacomo Salis
      Partendo dal lavoro Transcendental Style in Film di Paul Schrader, il saggio indaga la concezione del trascendente nell'opera schraderiana mettendo in risalto influenze e tematiche, attraverso un dialogo costante con il mondo del cinema, con critici e teorici come Richie e Ayfre. Inoltre un confronto con le posizioni filosofiche di Deleuze e di Bergson, e con il cinema spirituale di Tarkovskij risulta quanto mai necessario per la concezione teorica di Schrader.

      Numero pagine 230
      Formato: epub + mobi
      ISBN 9788897527558 Anno 2021
      National Bibliography Number in fase di assegnazione
    • Se preferisci, puoi acquistare il libro cartaceo da Amazon
    • Prezzo ebook € 5


    • Giacomo Salis
      Giacomo Salis è nato a Cagliari nel 1989. Laureato in Filosofia e Teorie della comunicazione, ha scritto di musica per Beautiful Freaks, Music Addiction, e di cinema per Taxi Drivers. Percussionista e batterista, collabora a diversi progetti di improvvisazione e ricerca timbrica. Ha all'attivo vari album usciti per le etichette Confront Recordings, Falt, Tsss tapes e Floating Forest. Parallelamente all'attività da percussionista, si occupa di musica applicata e sonorizzazioni.
      Italia
      Anno di nascita1989
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    • QUARTA DI COPERTINA
      Può il cinema, arte essenzialmente materialista, rappresentare l'ineffabile?
      A questo e ad altri interrogativi prova a rispondere Filmare l'invisibile, esito di una riflessione su quelle filmografie in bilico tra sacro e profano, come accade nell'opera di Paul Schrader.
      Partendo dal suo celebre lavoro del '72 Transcendental Style in Film: Ozu, Bresson, Dreyer, l'autore indaga la concezione del trascendente nell'opera teorica schraderiana mettendo in risalto influenze, tematiche, e aporie, attraverso un dialogo costante con il mondo del cinema, con critici e teorici come Donald Richie e Amédée Ayfre. A questo si aggiunge un confronto con le posizioni filosofiche di Gilles Deleuze e di Henri Bergson, e con il cinema spirituale di Andrej Tarkovskij. Un confronto quanto mai necessario per la concezione teorica di Schrader che vuole il cinema capace di guardare oltre le apparenze del reale.
    • INDICE DEL LIBRO
      Introduzione
      Capitolo primo - Verso uno stile trascendentale
      1.0. La genesi dello sguardo cinematografico: Le teologie dell’immagine tra oriente e occidente
      1.1. Il Dio di Bazin
      1.2. L’ontologia dell’immagine cinematografica e il concetto di durata.
      Capitolo secondo - Lo stile trascendentale
      2.0. Il concetto di mimesis.
      2.1. Una prima formulazione di «stile trascendentale».
      2.2. Lo stile trascendentale nell’opera di Yasujiro Ozu.
      2.3. Ozu e la sua personalità / oltre la personalità: la cultura zen.
      2.4. Lo stile trascendentale in Ozu: quotidianità, scissione, stasi.
      Capitolo terzo - Lo stile trascendentale: Robert Bresson
      3.0. Il cinema di Robert Bresson.
      3.1. Lo stile trascendentale di Robert Bresson: la quotidianità.
      3.2. Lo stile trascendentale: la scissione e la stasi nel cinema di Bresson.
      3.3. La tradizione teologica: la metafora della prigione
      3.4. La tradizione estetica: la scolastica.
      3.5. La tradizione artistica: l’iconografia bizantina.
      3.6. L’imago Dei.
      3.7. Conclusioni sulla prima formulazione di «stile trascendentale»: ricchezza e povertà.
      Capitolo quarto - Rethinking Transcendental Style
      4.0. Una nuova formulazione di «stile trascendentale»: slow cinema.
      4.1. Deleuze: l’immagine-ricordo / l’immagine-sogno.
      4.2. L’immagine-cristallo.
      4.3. Tarkovskij, scultore del tempo.
      4.4. Slow cinema: definizione, modalità e protagonisti.
      4.5. Lo stile «trascendentale»: falsi usi e il finale di Nostalghia.
      Conclusione
      Bibliografia
      Filmografia
      Quarta di copertina
      Giacomo Salis